fbpx

L’eCommerce in Italia: la fotografia attuale

La Natimortalità è la fotografia dello stato imprenditoriale di un paese; il termine indica il saldo fra imprese che chiudono e imprese che aprono. Qual è la natimortalità delle aziende che vendono tramite eCommerce in Italia? Vediamolo insieme.

Se prendiamo il settore “commercio” e “servizi”, i dati ufficiali dicono che nel 2020, causa pandemia da Covid19, hanno chiuso in generale più di 390 mila imprese; di contro 85mila nuove aziende si sono costituite, ma il saldo rimane negativo (-11,3%).

Tuttavia, se fra le aperture si guardano soltanto quelle relative al commercio elettronico, si legge che si sono aperte oltre 10mila imprese; un dato che registra non una decrescita bensì una crescita (+50%). La pandemia, come più volte scritto anche nel nostro blog, ha spinto i professionisti del commercio a digitalizzarsi e trasferire i propri negozi online, passaggio che gode di un trend ancora positivo.

La scelta di avere uno sbocco sul mercato tramite eCommerce è stata un’opzione scelta tanto dalle imprese neonate, tanto da molte imprese già esistenti. Nel mondo delle piccole medie imprese tradizionali s’è registrata una crescita dell’8,2% di eCommerce proprietari su sito web aziendale. Molte altre imprese hanno, invece, cercato uno sbocco online tramite marketplace o altri strumenti messi a disposizione dai social network (+12,2 punti).

La domanda online in Italia

Essere presenti online è una scelta aziendale che ha come realtà speculare il mondo dei consumatori digitali: non si vende online se non c’è dall’altra parte un consumatore pronto a spendere online.

Per essere acquirente di un eCommerce in primis occorre essere un utente, e in Italia gli utenti unici mensili a dicembre 2020 sono stati 44,7 milioni, oltre il 70% di loro ha navigato da smartphone. Gli utenti che acquistano online sono definiti e-shopper, e ne tracciamo un breve identikit:

  • navigano almeno due ore in rete
  • navigano nel 70% dei casi in modalità mobile (non a caso sul canale mobile è transitato circa il 48% del fatturato delle aziende eCommerce italiane)
  • spendono in media 674 euro l’anno (valore pro capite)
  • interagiscono con le aziende e i marchi per oltre la metà dei casi tramite il web

eCommerce: la classifica dei settori per valore del fatturato

Nel 2020 l’eCommerce in Italia è stato quotato 48,25 miliardi di euro e la distribuzione del fatturato, nei vari settori, è così schematizzabile:

  • primo posto: tempo libero; rappresenta il 48% del fatturato e considera hobby e sport (in crescita) e spettacoli (in decrescita)
  • secondo posto: centri commerciali online (in crescita sul 2019)
  • terzo posto: turismo (danneggiato dalla pandemia, passa dal 26% del fatturato totale dell’11%)
  • quarto posto: assicurazioni (5% del totale) e alimentare (che cresce del +63%)
  • quinto posto: elettronica di consumo (in crescita +12%)

Seguono moda (stabile), editoria, salute e bellezza, casa e arredamento. In generale, indipendentemente dal peso sul fatturato totale, quasi tutti i settori hanno registrato crescite nel canale delle vendite online.


Vuoi conoscere con quali strumenti Webrain Agency può realizzare la tua piattaforma eCommerce? Contattaci, saremo felici di aiutarti.

Come trovi questo articolo?

Bene...condividilo adesso!

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Contattaci senza impegno

Compila il modulo in basso

    Attenzione: grande novità!

    Da Gennaio 2022 tutte le richieste verranno gestite dalla società Allaseconda (www.allaseconda.com).







    Attenzione: Tutti i campi sono obbligatori