Italy Going Digital potrebbe essere, nelle intenzioni dei suoi progettisti, il piano finanziario capace di far emergere il potenziale delle imprese italiane e di aiutare la crescita dell’economia della nazione “portando all’estero” quelle aziende che ancora non esportano o che fanno export con i canali tradizionali invece che attraverso l’online.
Si tratta di un programma di investimenti che vuol fare leva su due asset: l’internazionalizzazione e la modernizzazione dei processi aziendali; la deadline è il 2023 e i soggetti coinvolti sono la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome insieme al Governo.
Italy Going Digital per l’eCommerce
Nel programma Italy Going Digital l’eCommerce è considerato un supporto strategico imprescindibile per il tessuto imprenditoriale italiano, un canale di vendita che, aldilà dell’emergenza Covid19, è da ritenersi redditizio e preferenziale per l’export.
Il piano di stanziamenti nasce col Patto per l’Export firmato a giugno dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, insieme al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, alla ministra dell’Innovazione Paola Pisano e alle Regioni. Circa 80 milioni saranno investiti dall’Italia in 3 anni per sviluppare e incentivare:
1) i pagamenti digitali
2) le competenze digitali
3) l’export digitale
Alcuni dati sull’export digitale
Per capire la ragione di questo vasto investimento possiamo guardare al valore attuale dell’export digitale: le vendite online di beni di consumo verso l’estero del 2019 è aumentato di due cifre (15%) rispetto al 2018, arrivando a 11,8 miliardi di euro.
Il 40% delle aziende tricolore utilizza la via dell’eCommerce per vendere all’estero, alcune come canale unico, altre come canale aggiuntivo; una grande fetta di aziende, però, si evince dal dato, ancora non sfrutta il potenziale delle vendite online.
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